La Mellivora è uno scaltro ed energico mustelide tipico delle regioni aride.
Contrariamente al suo aspetto in apparenza innocente e giocoso, in realtà la Mellivora è un predatore intelligente e vorace: diffuso soprattutto in zone secche e semidesertiche, questo animale, lungo tra i 70 e i 100 centimetri (di cui un quarto sono della coda), possiede una livrea nera con una lunga striscia bianco-argentea che percorre tutto il dorso. Possiede artigli forti e potenti, e denti affilati: è un animale robusto e tenace, e può tenere testa tranquillamente a uno sciacallo, una iena o persino un leopardo; sono avvenuti anche attacchi all'uomo, con seri danni per le vittime; c'è chi addirittura lo ritiene l'"animale senza paura" per eccellenza. Caccia e si nutre di una grande varietà di cibi: mangia insetti, vermi, roditori, uccelli, uova, lepri, e persino scorpioni e serpenti velenosi; è molto studiata dai ricercatori proprio per la sua capacità di resistere a moltissimi veleni, grazie a una sorta di "letargo" in cui cade dove aver assimilato la tossina. E' un animale solitamente schivo e solitario, e piuttosto difficile da avvistare: è possibile avvistarl in piccoli gruppi solo con i cuccioli.
COMPORTAMENTO
La Mellivora è nota anche per una stretta simbiosi che spesso intraprende con un altro animaletto tipico delle savana, l'Indicatore Golanera (vedi sopra): quest'ultimo è un piccolo uccellino, che, volando a bassa quota, indica al mammifero (da cui il nome) l'ubicazione di un alveare; a questo punto giunge la Mellivora, che, immune alle punture delle api, riesce a rompere l'alveare e cibarsi del miele e delle larve al suo interno, lasciandone una parte all'Indicatore.