Il Calamaro Vampiro è un misterioso cefalopode perfettamente adattato alla vita abissale.
Il Calamaro Vampiro, per le sue caratteristiche anatomiche, è un fossile vivente: i suoi parenti calamari hanno una struttura corporea assai diversa, adatta per spostamenti rapidi e fulminei. Invece questa specie, con le due pinne in cima alla testa, nuota lentamente, poiché, negli abissi marini dove vive, l'ossigeno e il cibo sono assai scarsi, e perciò è necessario limitare al massimo lo spreco di energia. Oltre a ciò, questo animale è caratterizzato dal non possedere come gli altri animali l'emoglobina nel sangue: possiede una sostanza chiamata invece emocianina, basata sul rame anziché sul ferro; grazie ad essa il Calamaro sfrutta al massimo tutto l'ossigeno disponibile nell'acqua; infine, i suoi tre cuori ie le branchie smisurate per la sua specie danno un ulteriore contributo. Mangia tutto ciò che gli capita a tiro, avvolgendolo nella membrana fra i tentacoli somiglianti ad ali di pipistrello; possiede occhi molto grandi rispetto al resto del corpo, grazie ai quali è in grado di avvertire le più deboli radiazioni luminose. Per la difficoltà degli studi sul Calamaro, si sa poco riguardo le sue abitudini.
COMPORTAMENTO
Come molti animali abissali, possiede organi luminescenti, in questo caso posizionati alle estremità dei tentacoli e all'apice del capo. E' stata osservata la grande maestria del Calamaro Vampiro nell'utilizzare tali organi: è infatti in grado di modulare la luminosità prodotta, in modo da simulare un allontanamento progressivo e fingere una fuga repentina. E' inoltre in grado di lanciare inchiostro, ma, invece che di colore nero, esso è luminescente.
