Il Pangolino è un piccolo mammifero tropicale strutturato come una fortezza in miniatura.
Dall'aspetto di un grosso roditore, il Pangolino è in realtà appartenente ad un genere di mammiferi di cui è l'unico appartenente vivente: è lungo tra i 40 e gli 80 centimetri, di cui una buona parte spettano alla coda, che in tutte le specie è prensile. Solitamente vive in zone con vegetazione tipica della boscaglia, dove va alla ricerca di cibo: possiede grandi artigli con i quali scava nel terreno o perfora le pareti dei termitai, per nutrirsi di insetti. La caratteristica più lampante del pangolino è la dura corazza composta da taglienti placche di cheratina, con il quale si protegge da attacchi di predatori, anche di grandi dimensioni, quali iene o grandi felini; quando ne avverte l'odore, l'animale si appallottola fino a formare un'invulnerabile sfera priva di punti deboli, coprendo così anche il muso e il ventre, le uniche parti prive di corazza; possiede persino palpebre rinforzate. I fossili ritrovati in tutto il mondo attestano che questi animali erano un tempo molto diffusi: oggi vivono in Africa, dove conducono una vita principalmente al suolo, e in Asia, dove invece la specie è adattata a condurre la vita sugli alberi.
ANATOMIA
Sebbene non si tratti di un animale di grandi dimensioni, il Pangolino possiede una lingua smisuratamente lunga, che può superare i 25-30 centimetri di lunghezza (quasi la metà del corpo); grazie ad essa l'animale è in grado di mangiare formiche e termiti all'interno dei cunicoli, invischiando gli insetti grazie alla saliva e ritraendo poi la lingua in bocca. Sono completamente privi di denti, e quindi la funzione trituratrice e "masticatrice" viene svolta dallo stomaco.
